La moda si compra lo stile è innato
Edna Woolman Chase (editor di Vogue magazine dal 1914 al 1952)
Avere stile e seguire la moda o “essere alla moda” sono due
disgiunti elementi della nostra esistenza. La moda da modus, maniera, è presentazione del sé in un determinato periodo di
tempo, solitamente molto breve, lo stile è generalmente per sempre come un
diamante. Prima o poi chiunque lavori nell’ambito della moda, io stessa che me
ne sono occupata nella mia tesi di laurea e scrivo di essa, si chiede quanto
sia superficiale, frivola e poco intelligente, voglio dire se ti occupi di
astrofisica nessuno si chiederà se sei intelligente, viceversa se scrivi di
moda devi dimostrare che non sei una ritardata che sbava solo su borse dai
costi proibitivi ( e ce ne sono tante).
Cosa mi affascina di più in una donna? Lo stile. Non giudico
dalla perfezione o da quanti capi griffati porta, capisco se possiede stile da
come si muove, dalla sicurezza che ha di sé e che inevitabilmente comunica al
mondo. La moda è comunicazione, quello che si dice di sé agli altri come prima
impronta, è un linguaggio immediato molto più arguto di ciò che normalmente si
pensa. I vestiti, le scarpe, le borse costituiscono una parte consistente del
carattere di una donna, ci raccontano qualcosa della sua storia, ma devono
essere supportati dalla convinzione del sé: in altre parole io mi sento bella e
te lo comunico, questo a prescindere dai miei difetti, anzi proprio attraverso
di essi, non aspetto di essere definita “bella, attraente, interessante” mi autodefinisco.
Avrete presente quelle donne che camminano in centro con capi
firmati dalla testa ai piedi. Il più delle volte capisco dal loro atteggiamento
che stanno solo imitando una pallida idea di ciò che reputano sia fashion. Elenco:
cintura, borsa, foulard e scarpe monomarca o peggio ancora, Louis Vuitton che si accosta a Burberry
e a Prada: io di solito o sorrido,
o le compatisco (Luigi Pirandello e la teoria del comico e del grottesco,
rileggetevela è illuminante), mi sembrano tante caricature di fashion star
neppure troppo fashion e poco star. Avere possibilità economiche quasi
illimitate non fa sì che automaticamente si possiedano l’intelligenza, la
cultura e il buon gusto per amministrarle. Se di contro vedo una donna con un
pantalone vintage o degli occhiali da
sole particolari, una camminata sicura, lo sguardo rivolto al mondo, allora
vedo una donna che ha stile, che si ama e che ti comunica che non è perfetta
certo, ma è bella, curata, si rispetta e sicuramente spinge gli altri a
considerarla come lei in primis si
considera. La cosa importante è aprire l’armadio al mattino e scegliere: i soliti
jeans, un capo alla moda o qualcosa che dica al mondo chi sono? Credo abbiate
capito…
La sicurezza non riguarda l’estetica, è un atteggiamento.
Una donna sicura di sé che si ama, fa credere ciò che vuole a chi le gira
intorno e sì non è facile perché noi tutte abbiamo le nostre insicurezze, ma se
proprio non riusciamo a metterle in un angolo fingiamo di crederci sicure e
amiamoci, pian piano, amandoci dentro e fuori ce la faremo. Curiamoci,
viziamoci (tanto non la fanno gli altri per noi), per cui concediamoci la cura
dei capelli, delle unghie, della pelle, usiamo un profumo di qualità che ci
faccia star bene, insomma coccoliamoci. Indossiamo dei bei vestiti e
riscopriamoci come sotto le luci della ribalta, funziona ve lo giuro!
Penso che le donne che possiedono un loro stile personale siano
tutt’altro che donne frivole, le trovo intelligenti e intriganti. I vestiti
raccontano una parte della nostra storia e modificano ciò che pensiamo di noi
nel corso della giornata. Miuccia
Prada.
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