Il 12 febbraio del 1947 Christian Dior
presenta la prima collezione a suo nome e diviene immediatamente il simbolo di
un profondo rinnovamento nell’alta moda parigina. I giornali di Parigi erano in
sciopero, ma la sfilata produsse un’eco persino in America, dove la giornalista
Carmel Snow, direttrice di “Harper’s Bazaar” esclamò: “It’s a new look!”. Lo
sconosciuto Dior trova la fama a quarant’anni attraverso un esaltante ritorno
alla femminilità e alla reintroduzione di gonne lunghe e gonfie, modello corolle, con la vita strizzata in
giacchini-corpetto. Il corsetto, dal sapore vagamente ottocentesco, ridefinisce
le linee del corpo femminile esaltando le rotondità dei fianchi e del seno,
creando un’immagine nuova, ma vagamente retrò.
La donna proposta dalla collezione Corolle,
successivamente denominata New Look, è appunto una donna nuova, ma
contemporaneamente antica, dalla femminilità pronunciata: indossa gonne in seta ampie e allungate con sottogonna di
tulle per accrescerne il volume e
rendere il portamento più aggraziato e leggero.
L’idea vincente di Dior consiste nell’aver
preso come ispirazione, le epoche più francesi per antonomasia della storia
francese, vale a dire il Settecento e la Belle
Epoque, con l’accentuazione dei volumi: l’orlo del
modello “Diorama” del 1947
ha una circonferenza di quaranta metri. Il desiderio di
un rinnovato benessere dopo gli orrori della guerra, ha un corrispondente nella
moda lussuosa e nella ricerca estetica proposte da Dior. Il New Look, esportato
in America, viene ripreso in materiali low
cost nei magazzini di Prȇt-à-Porter
e, nel 1954 Dior costituisce da solo circa la metà delle esportazioni di alta
moda verso gli Stati Uniti. Infine, nel 2008 John Galliano riadatta per la maison
Dior il New Look, in una versione
fashion e attuale denominata Fresh
Couture.
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