In questa giornata tipicamente autunnale vorrei parlarvi di
fiori così risolleviamo il morale. Colgo quest’occasione perché ho appena
terminato un libro bellissimo che spero molte di voi abbiano letto, altrimenti
ve lo consiglio caldamente: Il linguaggio segreto dei fiori,
opera prima della scrittrice americana Vanessa Diffenbaugh.
Trama semplice, ma originale e sincera, la protagonista,
Victoria, una ragazza dalla vita piuttosto difficile è il classico personaggio
con cui entri in empatia istantaneamente, ma ecco, leggetevelo, non dirò di più
se non che Victoria di natura reticente al contatto umano e sociale, ha un modo
tutto speciale di comunicare, lei comunica attraverso i fiori.
Il cosiddetto linguaggio dei fiori, conosciuto anche come
florigrafia, è un modo di comunicazione sviluppatosi nell'Ottocento, per
cui i fiori e gli allestimenti floreali venivano utilizzati per esprimere
sensazioni e sentimenti anche profondi.
L'attribuzione di un significato simbolico ai fiori e alle
piante risale fin all'antichità e nel Medioevo e nel Rinascimento, ai fiori si usò
spesso attribuire significati morali. Tuttavia è con l'Ottocento e soprattutto
nell’Inghilterra vittoriana, che l'interesse per il linguaggio dei fiori
assunse massima rilevanza, legato alla comunicazione dei sentimenti, tanto che
si diffuse un'editoria specializzata nella stampa dei flower books, elegantemente illustrati con incisioni e
litografie.
Tale linguaggio fu introdotto, da Mary Wortley Montagu,
moglie dell'ambasciatore inglese a Costantinopoli, dopo il suo soggiorno nella
capitale turca nel primo decennio del Settecento. Nelle sue lettere, pubblicate
nel 1763, riferiva dell'usanza, chiamata selam,di
attribuire significati simbolici a ogni sorta di oggetti, e in particolare ai
fiori, ai frutti e alle piante.
fiore di lillà indica le prime emozioni d'amore |
Nel libro che ho letto si fa riferimento ad un dizionario
redatto con molta fatica da Victoria stessa. La scrittrice racconta di aver
fatto come il suo personaggio, lunghe ricerche in biblioteca per arrivare ad
una sorta di compromesso fra tutte le discrepanze trovate nei vari volumi
letti. Il linguaggio dei fiori resta ambiguo, varia spesso a seconda del
periodo in cui un determinato libro è stato redatto, ma in linea generale il lillà rappresenterà sempre l’amore puro
e le prime emozioni d’amore, così come il basilico
indicherà l’odio e la rosa rossa
l’amore passionale.
Vi garantisco che mi si è aperto un mondo comunicativo che
non conoscevo e non riesco più a guardare i fiori se non in quest’ottica,
proverò anche a fare regali documentandomi sui vari significati. Ad esempio
grande dubbio il girasole: per alcuni devozione per altri falsa ricchezza. Se
alcune future spose vorranno potremmo scegliere insieme i fiori più adatti che
non sono le rose bianche (un cuore che non conosce l’amore), ma il fiore
dell’arancio, come da tradizione, le camelie, i lillà o le rose rosse.
Ovviamente rispettando il gusto di ciascuno, ma credetemi dopo aver letto
questo libro scoprirete un viaggio magico e fuori dal tempo.
Vi lascio il link al sito ufficiale del romanzo:
http://www.illinguaggiosegretodeifiori.com/
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