Gran bel dilemma ragazze vero? Credo che i dubbi siano
assolutamente leciti, ma come sempre più siamo informate su un argomento e più
sapremo destreggiarci fra le varie proposte riuscendo a coniugare salute e
bellezza.
Intanto proviamo a capire meglio la struttura delle nostre
unghie, ovvero da che cosa sono composte.
L’unghia ha una struttura relativamente complessa che garantisce la sua
stabilità e compattezza. Il tratto più visibile dell’unghia è la superficie,
detta lamina o corpo ungueale, formata da più
strati sovrapposti di cheratina (non è vero che l’unghia respira, almeno non
nella parte di cheratina) che è responsabile della sua compattezza ed
elasticità.
La zona della lamina non visibile ed incastrata nel solco è detta radice. All’interno di essa è situata la matrice (questa sì che respira o per meglio dire contribuisce alla vita dell’unghia) che provvede a generare gli strati di cellule che permettono la crescita dell’unghia e ne determina la forma e lo spessore. Alla base del corpo ungueale è situata la lunula, riconoscibile per la forma a mezzaluna e il colore più chiaro dovuto alla minore irrorazione di sangue. Il bordo superiore dell’unghia è denominato margine distale o bordo libero ed è la porzione di lamina che fuoriesce dal polpastrello. La struttura anatomica dell’unghia è completata dalle zone cutanee limitrofe. Le cuticole sono lo spesso strato di cute che protegge la parte sottostante dagli agenti esterni.Il solco ungueale è la piega a forma di U che “incornicia” la lamina. L’eponicchio è la porzione di pelle immediatamente sottostante la cuticola all’altezza della radice, mentre l’iponicchio è quel sottile e delicato strato epidermico che cresce al di sotto del margine libero. Nell’accorciare o limare il margine libero bisogna porre molta cura a non lesionare l’iponicchio. Mi direte quanti termini tecnici usi? Nulla di strano, basta solo comprendere che se volete ricostruire le vostre unghie non dovete temere che non respirino ecco tutto. L’unghia, infatti, continua a crescere normalmente e l’importante è che la matrice sia sana. Manicure troppo frequenti o errate possono danneggiarla. Per fare questi tipi di trattamenti, quindi, è importante affidarsi a persone esperte e competenti, mai affidarsi ad improvvisate appassionate che magari vogliono arrotondare il loro stipendio da commessa. Esistono corsi e lunghe preparazioni in modo tale da saper gestire eventuali problemi o danni.
La zona della lamina non visibile ed incastrata nel solco è detta radice. All’interno di essa è situata la matrice (questa sì che respira o per meglio dire contribuisce alla vita dell’unghia) che provvede a generare gli strati di cellule che permettono la crescita dell’unghia e ne determina la forma e lo spessore. Alla base del corpo ungueale è situata la lunula, riconoscibile per la forma a mezzaluna e il colore più chiaro dovuto alla minore irrorazione di sangue. Il bordo superiore dell’unghia è denominato margine distale o bordo libero ed è la porzione di lamina che fuoriesce dal polpastrello. La struttura anatomica dell’unghia è completata dalle zone cutanee limitrofe. Le cuticole sono lo spesso strato di cute che protegge la parte sottostante dagli agenti esterni.Il solco ungueale è la piega a forma di U che “incornicia” la lamina. L’eponicchio è la porzione di pelle immediatamente sottostante la cuticola all’altezza della radice, mentre l’iponicchio è quel sottile e delicato strato epidermico che cresce al di sotto del margine libero. Nell’accorciare o limare il margine libero bisogna porre molta cura a non lesionare l’iponicchio. Mi direte quanti termini tecnici usi? Nulla di strano, basta solo comprendere che se volete ricostruire le vostre unghie non dovete temere che non respirino ecco tutto. L’unghia, infatti, continua a crescere normalmente e l’importante è che la matrice sia sana. Manicure troppo frequenti o errate possono danneggiarla. Per fare questi tipi di trattamenti, quindi, è importante affidarsi a persone esperte e competenti, mai affidarsi ad improvvisate appassionate che magari vogliono arrotondare il loro stipendio da commessa. Esistono corsi e lunghe preparazioni in modo tale da saper gestire eventuali problemi o danni.
Quindi decidiamo di ricostruire le nostre unghie? Per prima cosa affidiamoci
ad un centro di esperti con tanto di certificazione dell’avvenuta preparazione,
dopo di ché possiamo ricostruire le nostre unghie, allungandole o no e usando
materiali come gel o acrilico; naturalmente l’onicotecnico (aiuto il nome!!)
deve saperci consigliare forma e materiale adatto alle nostre esigenze, sia
anatomiche che di risultato finale.
La ricostruzione unghie in acrilico è uno dei metodi più
tradizionali e si basa sull’applicazione di un prodotto ottenuto dal
mescolamento di un liquido (monomero) e una polvere (polimero). Rispetto alla
tecnica in gel, l’acrilico si indurisce a temperatura ambiente e quindi non
necessita di polimerizzazione in lampada UV. Altre evidenti differenze rispetto
al gel sono il caratteristico odore e la maggiore esigenza di limatura. Il
metodo acrilico prevede una preliminare preparazione delle unghie, così come
avviene nella ricostruzione in gel. L’acrilico, ad esempio è più indicato se la
persona si rosicchia le unghie o se l’unghia stessa è molto bombata. L’acrilico
che viene utilizzato per la ricostruzione delle unghie non è tossico tanto è vero che è lo stesso prodotto che viene usato
dai dentisti per la ricostruzione dei denti , chiamato anche resina. In ogni
caso che sia gel o acrilico un lavoro fatto a regola d’arte non danneggia le
vostre unghie e una volta deciso di togliere il tutto vi ritroverete
esattamente le unghie di prima (deboli se le avevate già così).
Importantissime sono le norme igieniche per cui ribadisco
rivolgetevi a “mani esperte” e assicuratevi che, sia il piano di lavoro, che le
vostre mani vengano adeguatamente disinfettate.
Il risultato? Dovrebbe essere il più naturale possibile, non
tamarro. Credo che tutte le oscenità che spesso si vedono in giro non dipendono
altro che dal pessimo gusto di chi decide di farsi ricostruire le unghie, un
po’ come chi porta sempre abiti griffati, ma risulta volgare perché senza stile
e portamento, bè credo sia così anche per le unghie. Io ad esempio, ho una mano
minuta, mi ci vedo con unghie lunghissime? Assolutamente no, per cui se dovessi
ricostruirle non le allungherei, ma questo ripeto è questione di stile e non
tutte lo hanno (oltre che di senso critico).
Al momento ho provato dalla mia estetista solo lo smalto
semipermanente, dura circa due settimane e poi si toglie nell’acetone: mai
avuto problemi!!! Ah e se si scheggia
perché avete fatto arrampicata sulle rocce o giardinaggio non lamentatevi, non
vi vengono inserite unghie di acciaio!!!
Infine, non serve un capitale per ricostruire le unghie,
però diffidate sempre da prezzi troppo bassi (in linea di massima il primo lavoro
dovrebbe oscillare fra i 100/120 € per poi dimezzarsi nei ritocchi mensili)
Se decidiamo invece di tenere unghie naturali il mio
consiglio è comunque di curarle il più possibile con manicure, creme per unghie
e basi per proteggerle….e se proprio non siete capaci a mettere lo smalto, ma
vi piace, affidatevi alla vostra estetista!!!
Un particolare ringraziamento per le info ad un’amica del
settore di cui vi lascio il contatto facebook
https://www.facebook.com/sullapuntadelledita
Ho sempre provato una certa repulsione per le unghie finte. Su di me, intendo. Preferisco di gran lunga curare le mie, ma ahi quanto è dura nei periodi di stress! :P Non sono una che le mangia (brrrr!), ma diciamo che ci giochicchio parecchio....!
RispondiEliminaPer questo sostengo che la miglior cosa sia un risultato più naturale possibile!!! E non giocarci!!! :)
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