venerdì 31 agosto 2012

La moda passa lo stile resta


Parliamo un po' del look Chanel quale simbolo della conquista di  libertà individuale e della modernità. 
Coco Chanel rifiuta negli abiti l’aspetto che non è funzionale alla realizzazione di una vita attiva, non in riferimento alle altre donne, ma sempre prendendo come primo metro di paragone se stessa e i propri bisogni, la propria vita attiva e decisamente “maschile”. Sente di vivere la vita in linea con quel dato momento storico e in quest’ottica crea la moda del suo secolo, cioè in relazione alle esigenze socio-culturali del periodo. La vita attiva e l’abbigliamento maschile, punti di riferimento per le creazioni Chanel, paradossalmente acuiscono la femminilità delle donne che indossano i suoi capi. Il jersey, i pantaloni, la marinara, i capelli corti fanno parte di un gioco di inversione di significati e significanti, grazie al quale Coco Chanel ha dotato se stessa e le donne che scelgono il suo look di un’identità femminile assolutamente specifica. In pratica la  Chanel propone da un lato la definizione di una certa femminilità esaltata per paradosso e dall’altro un discorso sulla libertà ricercato come oggetto di valore dalla donna che possiede quel tipo di femminilità.
Il total look di Chanel si può definire concretamente, come una silhouette, una forma sensibile che si dispiega nello spazio. La scelta dei materiali, le luci e le ombre provocate dal contrasto fra la diversità dei tessuti, la combinazione capo e accessorio, la preferenza accordata ad alcuni colori sono fattori che concorrono a rendere il look una identità fondamentalmente visiva, dotata di capacità di significazione. La dimensione sensibile dell’abbigliamento Chanel produce una visione decisamente classica. Chanel, infatti si preoccupa di delineare con precisione i contorni degli abiti attraverso l’applicazione di bordature e profili e servendosi di un trattamento distinto del davanti e del retro dei tailleurs, delle tasche bordate o ancora, determinando il contatto col terreno in un punto preciso, assicura la distinzione di un certo numero di piani nello spazio e favorisce una visione frontale del total look. La visione classica privilegia la linea attraverso contorni netti e ben delineati; organizza lo spazio attraverso piani distinti e articolati, frontali rispetto a un osservatore fisso, riconduce l’immagine a una significazione completa attraverso una forma limitata in se stessa e chiusa. Una totalità concepita da uno spirito classico si presenta come una pluralità di elementi che, pur rimanendo distinti devono accordarsi: gli elementi, che costituiscono parti relativamente indipendenti, sono individualmente interessanti.
La silhouette Chanel realizza la forma chiusa attraverso la scarpa e il fiocco sui capelli, isola le forme attraverso i contorni e predilige materiali e colori in grado di creare una luce assoluta, priva di sfaccettature barocche. Gli unici elementi barocchi inseriti nella silhouette sono i gioielli, ma si tratta di particolari ben circoscritti: bracciali, collane e spille, che non mettono assolutamente in discussione l’ordine classico nel suo complesso. Questi elementi, di per sé barocchi, non fanno che esaltare, per contrasto, la visione fondamentalmente classica del total look di Chanel.
In definitiva, più che parlare di moda, processo connotato storicamente, in questo caso è doveroso parlare di stile Chanel, poiché la stilista è legata a una concezione classica non sottoposta al divenire del tempo, ma immutabile.
In un articolo risalente al settembre del 1967, Roland Barthes scrive di Chanel:
Chanel non scrive con carta e penna, se non nei momenti di ozio, ma con la stoffa, le forme e i colori. Coco evita alla moda di sconfinare nella barbarie e la colma di tutti i valori dell’ordine classico: la ragione, la permanenza, il gusto di piacere senza dover necessariamente stupire. Le creazioni di Chanel contestano l’idea stessa di moda, intesa come una costante ricerca di cambiamento e di superamento. Ad ogni stagione la moda distrugge ciò che aveva amato e ama ciò che distruggerà. Chanel partecipa in misura minore a questo meccanismo annuale, creando abiti che a livello estetico, resistono allo scorrere del tempo. Come se l’abito fosse un tema musicale, Chanel aggiunge delle varianti, ma lascia intatta la struttura principale, la melodia. Ciò che la moda nega, ovvero la durata, Chanel la trasforma in una qualità preziosa. La bellezza della donna può essere eterna solo se non si eccede nelle sperimentazioni e si mantengono alcune costanti, come la ricerca dell’eleganza e della sobrietà, senza eccessi né ridondanza. Lo chic, sorta di tempo sublimato, è il valore chiave dello stile Chanel. Tenendo conto di quanto già detto nel quarto paragrafo del primo capitolo, tale stile può essere definito “classico”.
Gabrielle Chanel, rispecchia un momento storico, il vivere di un secolo in cui una minoranza di donne ha avuto accesso finalmente al mondo del lavoro, all’indipendenza sociale e ha trasposto nel proprio modo di vestire, alcuni valori maschili, come la distinzione attraverso dettagli discreti, unico lusso rimasto agli uomini uniformati dal loro lavoro.

Il mio grazie eterno ad una donna straordinaria, ad un genio...



giovedì 30 agosto 2012

Smokey eyes marrone se del nero non ne potete più


Per prima cosa prelevate un po’ di ombretto nero opaco con un pennellino da eyeliner e stendetelo all'attaccatura delle ciglia facendo una linea sottile da sfumare portandola poi verso l'alto. Prendete un ombretto marrone e  fate "il disegno" della forma che volete dare all'ombretto, ovvero cercate di scurire la V all'esterno dell'occhio e con la stessa intensità anche la linea creata dall'osso alla fine della palpebra mobile fino a poco più della metà della palpebra stessa.  Riprendete un po’ di ombretto soffiate sul pennello per togliere gli eccessi (ma prendetelo eh, spesso guardo Clio make up e di colore non c’è nemmeno traccia, altro che soffiare) e dalla V cominciate a portare il marrone verso l'interno della palpebra mobile fino a 3/4 cercando di amalgamarlo con il nero messo all'attaccatura delle ciglia, sfumando bene. Per dare un tocco di luce potete usare un illuminante nell'angolo interno dell'occhio e sotto l'arcata sopraccigliare. Sempre con un pennellino da eyeliner passare l'ombretto marrone  anche sulla rima inferiore dell'occhio, non all’interno. Finite il tutto con tanto mascara ultra black…Sperando si sia capito qualcosa, grazie a chi mi ha svelato il suo modus operandi…

mercoledì 29 agosto 2012

Un trucco per le labbra


Allora parliamo un po’ di labbra….Non mi interessa soffermarmi sulla potente arma di seduzione che rappresentano e via di seguito, lo sappiamo che i maschi abboccano!!! Se però le avete sottili e non vi piacciono molto e, ovviamente, non volete ricorrere a filler o a robe assurde alla Alba Parietti, possono acquistare facilmente pienezza e tono con rossetti dai colori intensi e gloss effetto volume.
 In ogni caso, per avere delle belle labbra dobbiamo assolutamente idratarle: non voglio vedere quelle odiose pellicine che quando ci passi il rossetto si accumula tutto!!! Sottoposte a tutti gli agenti atmosferici ed avendo poco strato protettivo le labbra sono una parte di noi molto fragile e facilmente danneggiabile. Io le idrato sempre con ogni prodotto possibile: balsami per le labbra, idratanti in crema e poi uso un prodotto della Pupa il Volumizzante filler labbra e contorno; ero piuttosto scettica, ma premettendo che non compie miracoli i risultati ci sono, contorno più delineato e labbra morbide e piene. Se poi siete fissate come me, anche un bello scrub labbra aiuta a levigarle, bastano un po’ di zucchero e miele, non serve comprarne uno apposta! In realtà non so neppure se ne esistono…
Passiamo al trucco per labbra sottili. Innanzitutto con un correttore, meglio se in matita, annullate il contorno delle labbra e ridisegnatelo, sempre con lo stesso prodotto, un po’ più esterno. E’ importante non esagerare con la correzione per evitare un effetto innaturale. Ripassate il contorno labbra con una matita in tono con il rossetto e sfumate il tratto con un pennellino stemperando il colore sempre dall’esterno verso l’interno.
Applicate un velo di rossetto con il pennellino partendo dal centro della bocca e tirandolo verso l’esterno. Mettete poi un tocco di gloss trasparente al centro delle labbra in modo da creare un punto luce che le rende più piene.
Infine per ottenere un perfetto trucco per le labbra sottili ed aumentare il volume, tenete presente ad esempio che la texture brillante del gloss è perfetta per aggiungere volume. Stessa cosa anche per i rossetti in colori tenui a effetto trasparente, con sfumature metalliche e in tonalità vivaci come l’arancio che, per effetto ottico, accentuano le dimensioni della bocca.
Evitate, invece, i rossetti opachi che tolgono volume e quelli molto scuri che rimpiccioliscono le labbra.
Un prodotto labbra che ho provato ultimamente e di cui sono pienamente soddisfatta è Rouge pour couture vernis à lévres di Yves Saint Laurent, praticamente perfetto. Io ho comprato il n.5 rouge vintage, però esistono ben trenta tonalità di colore diverso, ma la cosa che più mi ha stupito è la durata, è un rossetto lucidissimo molto glossy, appunto sembra vernice sulle labbra, ma non si toglie!! Ovviamente poi se vi struccate nessun problema!!! Altra piacevolissima sorpresa le labbra restano morbidissime e ben idratate ed è molto confortevole, chiaramente restano morbide, se le avete tali, per questo parlavo di quanto siano importantissime cure e attenzioni!!!

Baci!!!

martedì 28 agosto 2012

Alcune regole base per il trucco degli occhi


Sembra facile truccare gli occhi e seguendo alcune piccole regole lo è davvero.
Prima di tutto dobbiamo procurarci dei trucchi che non ci diano fastidio, non creino allergie. Abbiamo anche bisogno di pennelli di varie misure per sfumare i colori, uno piatto e largo circa un centimetro e uno sempre piatto ma grande la metà.
Poi ci servono due ombretti dello stesso colore, ma di due tonalità diverse, una matita nera o marrone e un mascara come lo preferite, ce ne sono tanti in commercio, volumizzante, incurvante allungante.
Per i colori dell’ombretto dobbiamo prestare un po’ di attenzione, se usiamo la tinta sbagliata potremmo risultare esageratamente stravaganti. Per gli occhi ci sono regole abbastanza rigide da seguire e, anche se sulle passerelle o sui giornali possiamo vedere effetti contrastanti, dobbiamo sempre ricordarci che non siamo nè modelle di una sfilata con abiti altrettanto stravaganti, nè in posa per una foto altrimenti potremmo andare in giro con il classico effetto pagliaccio.
Per chi ha gli occhi marroni come me, i colori caldi sono perfetti: tinte cioccolato, sfumature ambrate, bronzo, oro, le tonalità dei verdi, avorio o viola (non lilla, ma viola melanzana, borgogna, vinaccia)
Per chi ha gli occhi verdi si abbinano benissimo sia  i toni caldi (marrone scuro, dorato, viola…), sia quelli freddi (grigio, blu, beige).
Invece per chi ha gli occhi azzurri il colore ideale è il rosa che illumina oppure il grigio e le tinte dorate per dare un tocco di eleganza. Va bene anche l’azzurro senza esagerare calcando la mano.
Ed ora giocate con i colori e buon divertimento!!!

lunedì 27 agosto 2012

Unghie naturali o ricostruite?


Gran bel dilemma ragazze vero? Credo che i dubbi siano assolutamente leciti, ma come sempre più siamo informate su un argomento e più sapremo destreggiarci fra le varie proposte riuscendo a coniugare salute e bellezza.
Intanto proviamo a capire meglio la struttura delle nostre unghie, ovvero da che cosa sono composte.
L’unghia ha una struttura relativamente complessa che garantisce la sua stabilità e compattezza. Il tratto più visibile dell’unghia è la superficie, detta lamina o corpo ungueale, formata da più strati sovrapposti di cheratina (non è vero che l’unghia respira, almeno non nella parte di cheratina) che è responsabile della sua compattezza ed elasticità.
La zona della lamina non visibile ed incastrata nel solco è detta radice. All’interno di essa è situata la matrice (questa sì che respira o per meglio dire contribuisce alla vita dell’unghia) che provvede a generare gli strati di cellule che permettono la crescita dell’unghia e ne determina la forma e lo spessore. Alla base del corpo ungueale è situata la lunula, riconoscibile per la forma a mezzaluna e il colore più chiaro dovuto alla minore irrorazione di sangue. Il bordo superiore dell’unghia è denominato margine distale o bordo libero ed è la porzione di lamina che fuoriesce dal polpastrello. La struttura anatomica dell’unghia è completata dalle zone cutanee limitrofe. Le cuticole sono lo spesso strato di cute che protegge la parte sottostante dagli agenti esterni.Il solco ungueale è la piega a forma di U che “incornicia” la lamina. L’eponicchio è la porzione di pelle immediatamente sottostante la cuticola all’altezza della radice, mentre l’iponicchio è quel sottile e delicato strato epidermico che cresce al di sotto del margine libero. Nell’accorciare o limare il margine libero bisogna porre molta cura a non lesionare l’iponicchio. Mi direte quanti termini tecnici usi? Nulla di strano, basta solo comprendere che se volete ricostruire le vostre unghie non dovete temere che non respirino ecco tutto. L’unghia, infatti, continua a crescere normalmente e l’importante è che la matrice sia sana. Manicure troppo frequenti o errate possono danneggiarla. Per fare questi tipi di trattamenti, quindi, è importante affidarsi a persone esperte e competenti, mai affidarsi ad improvvisate appassionate che magari vogliono arrotondare il loro stipendio da commessa. Esistono corsi e lunghe preparazioni in modo tale da saper gestire eventuali problemi o danni.
Quindi decidiamo di ricostruire le nostre unghie? Per prima cosa affidiamoci ad un centro di esperti con tanto di certificazione dell’avvenuta preparazione, dopo di ché possiamo ricostruire le nostre unghie, allungandole o no e usando materiali come gel o acrilico; naturalmente l’onicotecnico (aiuto il nome!!) deve saperci consigliare forma e materiale adatto alle nostre esigenze, sia anatomiche che di risultato finale.
La ricostruzione unghie in acrilico è uno dei metodi più tradizionali e si basa sull’applicazione di un prodotto ottenuto dal mescolamento di un liquido (monomero) e una polvere (polimero). Rispetto alla tecnica in gel, l’acrilico si indurisce a temperatura ambiente e quindi non necessita di polimerizzazione in lampada UV. Altre evidenti differenze rispetto al gel sono il caratteristico odore e la maggiore esigenza di limatura. Il metodo acrilico prevede una preliminare preparazione delle unghie, così come avviene nella ricostruzione in gel. L’acrilico, ad esempio è più indicato se la persona si rosicchia le unghie o se l’unghia stessa è molto bombata. L’acrilico che viene utilizzato per la ricostruzione delle unghie non è tossico tanto è vero che è lo stesso prodotto che viene usato dai dentisti per la ricostruzione dei denti , chiamato anche resina. In ogni caso che sia gel o acrilico un lavoro fatto a regola d’arte non danneggia le vostre unghie e una volta deciso di togliere il tutto vi ritroverete esattamente le unghie di prima (deboli se le avevate già così).
Importantissime sono le norme igieniche per cui ribadisco rivolgetevi a “mani esperte” e assicuratevi che, sia il piano di lavoro, che le vostre mani vengano adeguatamente disinfettate.
Il risultato? Dovrebbe essere il più naturale possibile, non tamarro. Credo che tutte le oscenità che spesso si vedono in giro non dipendono altro che dal pessimo gusto di chi decide di farsi ricostruire le unghie, un po’ come chi porta sempre abiti griffati, ma risulta volgare perché senza stile e portamento, bè credo sia così anche per le unghie. Io ad esempio, ho una mano minuta, mi ci vedo con unghie lunghissime? Assolutamente no, per cui se dovessi ricostruirle non le allungherei, ma questo ripeto è questione di stile e non tutte lo hanno (oltre che di senso critico).
Al momento ho provato dalla mia estetista solo lo smalto semipermanente, dura circa due settimane e poi si toglie nell’acetone: mai avuto problemi!!!  Ah e se si scheggia perché avete fatto arrampicata sulle rocce o giardinaggio non lamentatevi, non vi vengono inserite unghie di acciaio!!!
Infine, non serve un capitale per ricostruire le unghie, però diffidate sempre da prezzi troppo bassi (in linea di massima il primo lavoro dovrebbe oscillare fra i 100/120 € per poi dimezzarsi nei ritocchi mensili)

Se decidiamo invece di tenere unghie naturali il mio consiglio è comunque di curarle il più possibile con manicure, creme per unghie e basi per proteggerle….e se proprio non siete capaci a mettere lo smalto, ma vi piace, affidatevi alla vostra estetista!!!

Un particolare ringraziamento per le info ad un’amica del settore di cui vi lascio il contatto facebook 

https://www.facebook.com/sullapuntadelledita

domenica 26 agosto 2012

La rubrica della domenica

Buona domenica!!! 
Ogni domenica mi limiterò a farvi vedere un abito che mi piace molto e pian piano aggiungeremo dettagli arrivando a veri e propri outfits.
Per questa domenica di fine estate vi segnalo un abito della nuova collezione di Zara (a cui sto facendo più che un pensierino), ideale se (accidenti) avete ricevuto un invito ad un matrimonio!! 

P.S. può sembrare bianco, ma è color argento...mai e poi mai vestirsi di bianco ad un matrimonio!!


sabato 25 agosto 2012

Make-up fall 2012


Più street style e meno red carpet. I colori delle ultime collezioni make up
orchestrano un concerto di toni rock. Rosso scuro, prugna e viola/blu
le tinte star.
L’alternativa è nude, neorealismo cromatico dove l’unica eccezione sono le labbra
Deep & purple. (www.vogue.it/magazine/vogue-beauty-story )

Parliamo di tendenze make-up per il prossimo autunno con una premessa da parte mia: sì ad osservare, acquistare, sperimentare, no a copiare. Ognuna di noi scelga ciò che più le si adatta sia al carattere che all’aspetto. Mi propongono i toni freddi? Mi donano pochissimo? Non li uso nonostante il trend detti questa regola.
Le regole della prossima stagione dicono sì a tanto colore, un po’ come l’estate che si avvia a concludersi, ma nei toni cupi del viola per le labbra (in tutte le sue varianti, ma più si avvicina al blu meglio è) e del turchese tendente anch’esso al blu. Leggevo che per esorcizzare la crisi economica è indispensabile giocare con i colori che donano buon umore creano un effetto make-up circus. Piaccia o meno questo è.
Io detesto i rossetti viola, mi immagino già: carnagione chiara, capelli neri e rossetto viola!

“Piacere Dracula se la passa bene?
-Al solito ha delle occhiaie perfette…”

A parte le mie pessime battute quel che secondo me peggiora il tutto è che oltre ai rossetti molto scuri, in abbinamento vi sono matite per contorno labbra ancora più scure e chi ha labbra sottili o imperfezioni piange, se invece vi si addice questo look rock dark, ragazze, sbizzarritevi ed osate il più possibile anche con lo sguardo. Infatti per nulla minimal il trucco occhi, propone una tendenza a ciglia lunghe XXL, voluminose e iperpigmentate magari finte, un po’ seventies. Stessa cosa per gli ombretti, nei toni denim, grigio sfumato per il giorno e brillante per la sera, tutto questo giocato su netti contrasti in un sincrono di lucido/opaco, glossy e mat, per un effetto finale come dicevo dark, ma anche un po’ rétro.
Di contro il nude (ringrazio sinceramente) come fosse l’altra faccia della medaglia. L’esigenza di un ritorno alla realtà, ad un recupero della propria identità ed immagine (giù la maschera) genera toni opachi, trasparenti, ovviamente supportati da un incarnato perfetto, per cui preziosissimo alleato un buon fondotinta. In sintesi ombretti mat beige, avorio o dorati (Dior propone la collezione Golden Jungle, davvero bella) e labbra nude o in alternativa un bel rosso e tutte le sue varianti, meglio opaco il giorno e shining per la sera. Consigliano i make up artist, per le più “audaci”, di perfezionare labbra e incarnato e svestire le ciglia, osare il “non mascara”, per un risultato occhi nudi: sappiatelo non ce la farò mai!!!!

venerdì 24 agosto 2012

Come fare per evitare che il mascara si secchi?


Poche semplici regole possono aiutare a ritardare l’irreparabile: anzitutto evitate di spingere dentro il flaconcino con lo scovolino quando prelevate il prodotto come se fosse uno stantuffo (in profumeria un truccatore mi ha subito ammonito dicendo che è il modo istantaneo per fargli prendere più aria, ops ora lo so!!!). Piuttosto roteatelo all’interno della confezione per raccogliere più prodotto. In questo modo limiterete appunto l’aria che entra dentro il flacone. Per la stessa ragione curatevi di chiudere sempre bene la confezione dopo ogni uso e anche tra un’applicazione e l’altra se truccate i due occhi separatamente.
Evitate di conservare i vostri prodotti cosmetici in ambienti troppo umidi o troppo secchi per evitare che la formulazione del prodotto si alteri, rovinandosi. Tenere il mascara in frigo non è una buona idea perché diventa troppo pastoso per l’applicazione. Cercare di fluidificarlo vicino una fonte di calore invece può rovinare irrimediabilmente il prodotto.
Se il mascara è ormai avviato a seccarsi potete fare poco, ma sempre meglio di niente: aggiungete una goccia di collirio per renderlo più fluido. Non risolverà il problema ma vi permetterà di applicarlo ancora un paio di volte finché non l’avrete sostituito.

giovedì 23 agosto 2012

I Leggins


Ecco parliamo di un capo di abbigliamento a cui tengo in modo particolare.
I mitici fuseaux degli anni ottanta o “fuson” come noi bambine un po’ sprovvedute della lingua li chiamavamo all’epoca, si sono riciclati nel nuovo millennio con buona pace di alcuni stilisti ed esperti di moda che ritengano siano una vera e propria catastrofe…In realtà credo che la catastrofe sia rappresentata dall’abuso del suddetto indumento. Tornando agli anni ottanta, l’uso del fuseaux era diverso da quello dei leggins (o geggins come ho sentito una volta chiamarli in un negozio da cui sono fuggita) attuali, la moda infatti di per sé è un fenomeno ciclico, ma mai le varie epoche ripropongono esattamente capi del passato se non per ridicolizzarli, quando un accessorio o un capo tornano, sono sempre rivisitati dal nuovo che avanza. I leggins odierni, quindi sono di diversa consistenza e di diverso uso. Ok ci possiamo andare in palestra o a correre, ma più che altro vengono sfruttati al posto dei collant in inverno (dunque sono molto coprenti), oppure portati con mini dresses e maxi maglie. Li troviamo con pizzo in fondo, in pelle, più o meno velati e di colori vari, molto in voga i classici nero e brown da abbinare alla maggior parte degli abiti.
Quando scrivevo dell’abuso, bè  che dire, a volte è proprio gusto dell’orrido. Se non siete filiformi come modelle svedesi (ed essendo Italiane è più facile avere fianchi da fattrici), vi prego evitate di usarli come fossero pantaloni che lasciano scoperto il generoso e non proprio “brasiliano” lato b. Nulla in contrario alle forme, io stessa dopo un periodo di magrezza assurda (usavo i leggins come pantaloni, ma mai con maglie cortissime) ora sono un po’ più mediterranea per cui li uso abbinati a bellissime maglie lunghe o abitini altrimenti troppo corti. Proprio ieri ho notato passeggiare in centro una ragazza parecchio robusta che li usava come pantaloni, peccato che oltre a fasciarla come fosse un San Daniele erano semitrasparenti…urge una sana autoanalisi in certi casi, altro che indignazione degli stilisti, mi indigno io!!! E poi ricordate, spesso una gamba nuda con un bell’abito in jersey non ha bisogno di altro.
Ultimo mio acquisto: Leggins Intimissimi con taglio laser, ovvero per le diversamente alte come me bastano un paio di forbici e l’orlo non serve, si regola la lunghezza come la si desidera!!!

mercoledì 22 agosto 2012

L'eyeliner


In questo periodo dell’anno così afoso (se vivete sui 4000 metri sappiate che vi invidio), truccarmi è un suicidio per cui decido di non farlo o al limite opto per una bella riga di eyeliner, tanto mascara, un bel gloss et voilà. A dire il vero spesso mi capita anche in inverno perché è pratico, veloce e di grande effetto; quindi se non sempre avete voglia di giocare con i colori è il make up ideale. Intensificare lo sguardo con pochissimi gesti per molte è però un’impresa titanica. Per questo sono nati sul web molti tutorial  o libri di make up in cui si spiega come tenere ferma la mano, quale tipo di eyeliner scegliere e così via. Visto che non è necessario essere Massimiliano Fuksas (professione architetto) per tracciare una linea che sia armoniosa, il mio consiglio è provateci finché non resterete soddisfatte del risultato, per cui un sano allenamento!

Per prima cosa scegliete l’eyeliner in un formato “semplice” da usare e magari economico: vi consiglio all’inizio Kiko automatic waterproof  eyeliner, è molto economico, dura a lungo ed è semplicissimo da usare. In pratica è una penna con una punta non troppo rigida dal tratto deciso e preciso. Se volete potete appoggiare un gomito su un ripiano per avere mano ferma il più possibile e poi iniziate il tratto, se avete paura di tracciare la linea direttamente potreste tratteggiare vari puntini che poi per effetto ottico formeranno una linea unita. Decidete voi se volete un tratto spesso alla Amy Winehouse, oppure qualcosa di più sofisticato: nel primo caso vi sarà più facile eseguire l’operazione, ma il rischio è quello di apparire un po’ “concia” se non siete precise. Per essere sicure che la linea si adatti al vostro occhio studiate a fondo la forma e la grandezza degli occhi e poi cercate la linea che vi sta meglio. Ad esempio, spesso preferisco tracciare una linea che parta solo dalla parte più esterna dell’occhio (mi sta meglio tutto qui) e all’inizio la disegnavo, dapprima con una matita e poi ci passavo l’eyeliner sopra: questo era il mio metodo!!! Anche io usavo e uso ancora Kiko, ma ora che sono esperta spazio molto a seconda del risultato che voglio ottenere. Ad esempio ho provato l’ultimo nato in casa L’Oréal un eyeliner in gel dotato di pennellino precisissimo e confortevole (mi pare costi neppure 12 €) ed è davvero validissimo. Per cui non vi resta che fare tante prove e trovare il formato che più vi piace. In ultima vi dico che adoro il modo in cui Kate Moss gioca con l’eyeliner, i suoi occhi, piccoli, pur particolarissimi acquistano glamour e fascino con un solo tratto!!!

lunedì 20 agosto 2012

Che cos'è un gommage


Che cos’è un gommage? Un gommage o scrub, consiste nell'applicazione sul viso di una crema, che attraverso una delicata azione esfoliante, rimuove le cellule morte dalla superficie della pelle, facendole riacquistare luce e splendore. Ricordiamo inoltre che uno scrub abbastanza buono aiuta  la pelle ad assorbire meglio i trattamenti che effettueremo successivamente e quindi potenziarne gli effetti massimi. Anche l’abbronzatura si giova di un regolare scrub, infatti esso ha il potere di prolungare il colorito estivo e di renderlo più luminoso (no, non toglie via abbronzatura, è un equivoco). Per cui aspettate che la calura si calmi un attimo e poi da settembre fatelo regolarmente, vedrete ottimi risultati e una pelle rinata, senza macchie di melanina e colorito spento!
Come scegliere un buon gommage? Al di là delle marche che troviamo in commercio, la cosa migliore è sceglierlo in base al tipo di pelle. Se l’avete sensibile come la mia consiglio YSL gommage sans grain, l’ho provato e devo dire che è ottimo, non contiene granuli, ma lo si massaggia sul viso asciutto finché non si ottiene un’emulsione liquida da risciacquare. La pelle appare subito liscia e luminosa. Da considerare che non è a buon prezzo, ma dura dai sei mesi ad un anno.

domenica 19 agosto 2012

Che ci faccio qui?


Ed eccomi qui anche io a far parte della blogosfera!!! Il motivo per cui ho deciso di aprire un blog è essenzialmente “passionale”. Ci sono miriadi di blog che parlano di stile, bellezza, abiti, profumi e simili, allora mi sono detta bè uno in più non farà male a nessuno giusto? Per motivi di lavoro non ho mai coltivato la mia grande passione, mi sono laureata con una tesi sulla moda, ma non vivendo in grandi metropoli trovare lavoro in questo settore è stato pressoché impossibile per cui mi occupo di altro ovvero di turismo e cultura e allora perché non parlarne sul web così mi sfogo? Auguri a chi mi leggerà per caso, distrattamente o con attenzione perché certamente di cose da dire ne avrò!!!
Più che altro cercherò di dare consigli, di spiegare alcune tecniche, alcuni stili e di raccontare un po’ di curiosità e le mie aspettative sono le stesse, ovvero ricevere consigli e idee per migliorare noi stesse, il nostro make up e il nostro stile! Il blog come potete vedere è ancora in fieri per cui perdonate  il mio essere “vergine” del settore e i cambiamenti che di volta in volta mi verranno in mente…A prestissimo!